L’opera dell’artista romana entra a far parte della collezione della Cgil. Denuncia della violenza che affligge il nostro tempo, invito alla lotta per cambiare
- Giovedì 6 marzo, presso la sede nazionale della Cgil, è stata inaugurata “Le parole che non conosco“, opera della visual artist Monica Pirone. La donazione è l’ultima di una lunga serie di opere d’arte che entra a far parte della collezione del principale sindacato italiano
Un’opera potente, un libro pop-up che si apre e si chiude come una favola, ma che racconta tutt’altro che una storia leggera: è un affresco visivo delle molteplici forme di violenza che affliggono il nostro tempo.
L’opera, che ora trova posto in uno spazio visibile a tutti, nasce dalla volontà di portare l’attenzione su temi drammatici come la violenza domestica, la violenza della guerra e quella sul lavoro
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